V commissione sulla frana sp 6 "Appula"
La situazione della frana sulla sp 6 "Appula", che si è verificata nei giorni scorsi, è stata oggetto di discussione della V commissione consiliare alle Politiche per la viabilità e trasporti di questa mattina. Alla riunione ha partecipato anche l'assessore provinciale alla Viabilità Nicola Valluzzi, su sollecitazione dei capigruppo Ivan Vito Santoro (Sel) e Tommaso Samela (Pd).
"Considerata la chiusura della sp 6, a causa del consistente movimento franoso cui è stata interessata - ha spiegato Santoro - abbiamo convocato l'assessore competente al fine di comprendere lo status quo e le azioni tese ad una messa in sicurezza e ad una eventuale successiva riapertura di una strada molto importante per la viabilità aviglianese. La nostra preoccupazione è che con il peggioramento delle condizioni meteorologiche si possa rischiare il completo isolamento della città".
Sulla stessa lunghezza d'onda il capogruppo Samela il quale ha spiegato come "l'incontro di oggi sia stato sollecitato per avere contezza di ciò che sia accaduto sulla sp 6, arteria fondamentale per la viabilità di Avigliano. Per trovare una soluzione alla vicenda - ha detto Samela - credo sia necessario un lavoro sinergico tra istituzioni e operatori privati".
Nella sua illustrazione l'assessore Valluzzi ha spiegato che la frana è stata causata quasi certamente dall'attività di scavo correlata alla realizzazione di un edificio in costruzione, che avrebbe determinato il dissesto, il quale ha trascinato a valle la larghissima carreggiata della sede stradale in quel punto, denominato "curvone".
"Siamo in attesa dei risultati delle indagini geologiche in corso di esecuzione e della successiva relazione che dovrebbe definitivamente acclarare le cause del rilevante movimento franoso e le opzioni di intervento necessarie al ripristino della carreggiata stradale. Resta inteso che la Provincia di Potenza, al pari dei cittadini aviglianesi - ha continuato Valluzzi - è danneggiata dai fatti che hanno determinato il collassamento della strada. Confermando in pieno la disponibilità a valutare percorsi rapidi e condivisi per favorire la soluzione a un problema grave ed ai disagi sopportati da una intera comunità - ha concluso l'assessore - nessuno può pensare che la soluzione stessa possa, invertendo l'ordine delle responsabilità e delle cause, ricadere sulle esclusive e claudicanti spalle dell'unico soggetto istituzionale, di fatto annullato e per alcuni territori in concreto già soppresso".