Replica di Valluzzi su bonus benzina
“Nessun esercizio strumentale nella proposta di rivedere e rendere meno iniqua ed inefficace la destinazione delle risorse finanziarie rivenienti dal cosiddetto “bonus benzina”, ma solo l’invito ad una riflessione seria e congiunta rivolta all’intera classe politica, di ogni colore ed istituzione, affinché, in un contesto di conclamata crisi strutturale della finanza pubblica e di tagli indiscriminati delle risorse assegnate al sistema delle autonomie locali, si possa mitigare il disagio e rendere più incisiva l’azione pubblica nell’espletamento delle proprie competenze in anni che si annunciano difficili e dall’esito non prevedibile”.
Lo dichiara l’assessore alla Viabilità della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi.
“Non credo – prosegue l’assessore – possa considerarsi equo e giusto un provvedimento che assegna gli stessi pochi soldi al disoccupato ed al ricco professionista, al cassintegrato ed al parlamentare della Repubblica, ovvero all’operaio ed al suo datore di lavoro. Il bonus andrebbe riconosciuto solo ed esclusivamente alle fasce più bisognose della società lucana. Né credo che, acclarata la diffusa criticità della viabilità provinciale e la progressiva ed imponente riduzione dei trasferimenti statali alle Province, ed in particolare al capitolo delle manutenzioni stradali (nel 2011, per la Provincia di Potenza, meno 55% di risorse rispetto al consuntivo del bilancio 2010 e per il 2012 non si sa dove si arriverà), si possa continuare acriticamente a difendere l’operato della propria parte ed aggredire strumentalmente quello dell’altra. Ai cittadini non interessa più questa politica, ma interessa sapere in che modo e con quali tempi nei prossimi mesi si affronteranno i temi delle manutenzioni straordinarie e della riqualificazione della viabilità esistente”.
“Il ragionamento sviluppato nella conferenza indetta dai sindaci del Marmo/Melandro, argomenta la consapevole difficoltà - aggiunge Valluzzi - di affrontare le tante criticità presenti sulla viabilità del nostro territorio, con le risorse disponibili o programmabili in questo momento e nei prossimi anni. Ancorché, lo stesso Piano per il Sud, approvato dal Governo nazionale e finanziato principalmente da ciò che resta dei fondi Fas, ha escluso ogni intervento sulle strade provinciali. Sarebbero necessari almeno 100 milioni di euro per completare il piano della viabilità provinciale del 2003 e provvedere ad un diffuso intervento di ammodernamento e messa in sicurezza dell’intero reticolo viario di competenza. A fronte di una tale necessità finanziaria si registra, però, una montagna indefinita di tagli alla spesa pubblica e le uniche risorse, per così dire, aggiuntive sembrano essere proprio queste del bonus benzina, della cui paternità nessuno ha dubbi e nessuno intende disconoscerla. Così come occorre riconoscere meriti ai Governi regionali di centrosinistra che negli anni, in presenza di una legislazione ordinaria centralista e penalizzante, hanno saputo negoziare quelle royalties del 7% sulle estrazioni petrolifere le cui risorse, oggi, garantiscono, tra le altre cose, alcuni diritti fondamentali: occupazione, sanità, istruzione e ricerca. E’ possibile allora, in questo mutato contesto economico ed istituzionale, rivedere l’impiego delle risorse finanziarie assegnate al bonus benzina, e prevederne un utilizzo più equo ed efficace nell’interesse della nostra comunità e dei cittadini amministrati?”.
“In questo snodo difficile, per l’economia e la società italiana, non vi sono – conclude Valluzzi – verità assolute ed incontrovertibili, né la proposta di rivedere l’impiego delle risorse del “bonus benzina” può essere derubricata come semplice contrapposizione strumentale alle scelte compiute dal Governo nazionale. La riflessione, al contrario, vuole riaprire un dibattito sui problemi concreti del nostro territorio, sull’organizzazione dei servizi, sulla gestione del patrimonio infrastrutturale e sulle soluzioni possibili nel contesto in cui dovremo operare, forse, per molti anni”.