Approvato rendiconto Esercizio finanziario 2009
È stato approvato a maggioranza dei presenti, con il voto contrario della minoranza, il rendiconto della gestione esercizio finanziario 2009, nel corso della seduta di Consiglio provinciale che si è svolta oggi.
Per la Provincia di Potenza, l'esercizio finanziario 2009 si è chiuso con un avanzo di amministrazione pari a 57.384,10 euro, determinato da un saldo negativo nella gestione di competenza, pari a meno 3.743.692,16 euro, migliorato dall'applicazione dell'avanzo di amministrazione dell'esercizio finanziario 2008 ed utilizzato nel 2009,...
ammontante ad euro 1.368.603,82 e da un risultato positivo scaturito dalla differenza algebrica riferita ai residui attivi e passivi eliminati in sede di revisione degli stessi.
''Il 2009 è un anno di transizione, in cui lo sforzo maggiore è stato quello di raccordare la programmazione lasciata in eredità dal precedente esecutivo - ha spiegato l'assessore al Bilancio Vito Di Lascio - con quella della nuova Giunta. Nel 2009 si sono verificate minori entrate a causa di un ciclo economico negativo. Nonostante la contrazione delle entrate, la Provincia di Potenza ha comunque acceso mutui per investimenti pari a 7.826.926 euro e ha rispettato il Patto di stabilità''.
Di Lascio, ha precisato, inoltre, che ''l'Ente ha intensificato l'azione di riqualificazione e riduzione della spesa corrente. Nella seduta di Giunta del 27 aprile scorso, sono stati approvati due provvedimenti che vanno proprio in questa direzione. È stato sottoscritto un accordo con la Società Energetica Lucana, per l'acquisto e la fornitura di gas ed energia a costi inferiori rispetto agli attuali, con risparmi attesi tra il 10% e 15% sui 2,1 milioni di euro spesi nel 2009 per l'acquisto di gas necessario al riscaldamento degli edifici scolastici e degli immobili di proprietà dell'Ente. In tema di contenimento dei costi, è stata prevista una nuova disciplina sull'utilizzo della telefonia fissa e mobile per gli organi politici ed il personale dipendente dell'Ente''. Provvedimenti che si associano alla riduzione del numero degli assessori, dei componenti del Cda, alla riorganizzazione del lavoro delle commissioni e alla introduzione della Pec.
Negli interventi dei consiglieri di minoranza - Biagio Costanzo (Fdc), Salvatore Giannasio (Pdl), Vincenzo Libonati (Dec) e Aurelio Pace (Gruppo misto) - sono state espresse alcune perplessità riguardo al conto consuntivo. In particolare, i consiglieri di opposizione hanno posto l'accento ''sul notevole disavanzo di competenza a fronte di un avanzo di gestione quasi irrisorio per un Ente come la Provincia, pari a 57 mila euro''. Dalla minoranza è stata richiesta la convocazione urgente di un incontro tra Regione e Provincia di Potenza, ''per risolvere l'annosa vicenda dei mancati o tardati trasferimenti, che pesano sul bilancio provinciale'', la necessità di un accertamento dei residui passivi e attivi e l'aggiornamento dell'inventario dei beni immobili, fermo al 2004.
Da parte loro, i consiglieri di maggioranza intervenuti - Domenico Carlomagno (Pu), Gerardo Ferretti (Pd) e Vittorio Prinzi (Idv) - hanno sottolineato come il disavanzo di competenza derivi soprattutto dalle minori entrate dovute alla diminuzione di immatricolazioni e addizionale Enel, entrambi difficili da prevedere. ''La diminuzione del fondo di cassa da 20 milioni di euro a sei milioni, è servita ad immettere liquidità nel sistema produttivo attraverso anticipazioni di cassa in settori importanti, quali quelli delle Vie blu, viabilità e formazione''.
Riguardo alla questione dei rapporti tra Provincia di Potenza e Regione Basilicata, è intervenuto il presidente Piero Lacorazza, che ha rimarcato le relazioni virtuose esistenti tra i due Enti, per il raggiungimento di obiettivi importanti, ''quali il protocollo d'intesa sottoscritto con la Sel per il risparmio energetico, la riformulazione dei fondi Fas per la realizzazione di due incompiute quali la sp 32 e la Oraziana, i 5,5 milioni euro per le frane, il protocollo con Cnr e Regione per un catasto delle strade. E ancora, il progetto condiviso sull'idea innovativa delle ''Scuole ecologiche, scuole sicure'' che tramite i fondi Pois intende favorire il potenziamento del sistema di istruzione lucano, tenendo insieme due concetti strategici come la sicurezza e la sostenibilità ambientale dei luoghi di apprendimento. È necessario - ha concluso il presidente - che sui temi della formazione e dei rifiuti, si costruiscano un rapporto sempre più forte, al fine di scongiurare i problemi derivanti dal trasferimento di risorse''.
Nella sua replica, l'assessore Di Lascio ha affermato che ''il conto consuntivo è uno specchio molto attendibile sulle condizioni finanziarie del nostro Ente e ci consentirà di accelerare ed intensificare l'azione di riqualificazione della spesa corrente al fine di garantire più servizi e investimenti negli anni a venire. Necessario - ha concluso Di Lascio - è stato il confronto in commissione bilancio con maggioranza e minoranza. Ed è auspicabile che tale metodo continui nei prossimi mesi per costruire insieme soluzioni avanzatre e innovative a vantaggio dell'Ente''.
Ad avvio di seduta è stata discussa una interrogazione, presentata dal consigliere Severino Notarfrancesco (Pdl), relativa alla richiesta di realizzazione di marciapiedi sul tratto di strada che collega la Ss 276 e via Nazionale nell'area artigianale del Comune di Tramutola. ''Una strada molto pericolosa - spiega Notarfrancesco - percorsa a piedi da lavoratori di diverse aziende della zona e dai pazienti di un centro di fisioterapia. Chiedo la risoluzione del problema in tempi brevi''.
Nella sua replica, l'assessore alla Viabilità Nicola Valluzzi ha spiegato che il tratto di strada provinciale oggetto della interrogazione, lungo 550 metri, è attraversato, in entrambi i sensi di marcia, da quattro rampe di collegamento in entrata e in uscita con la SS 598 Fondovalle Agri, svincoli a raso, sui quali sarebbe pressoché impossibile eliminare il pericolo per i pedoni realizzando un marciapiede, a meno che non si pensi di costruire, in corrispondenza degli svincoli stessi, quattro sopraelevate.
''La mia valutazione politica sulla richiesta di interventi pertinenziali rispetto alla viabilità principale, come ad esempio quello della realizzazione di marciapiedi, è sempre la stessa - ha continuato Valluzzi - ovvero, l'impiego prioritario delle scarsissime risorse a disposizione della viabilità, 4,5 milioni di euro annui per 3.300 km di arterie provinciali, non può che indirizzarsi sulla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, del loro piano viabile, la eliminazione dei dissesti e delle buche, la realizzazione diffusa di adeguata segnaletica orizzontale e verticale, e in generale, interventi di messa in sicurezza. Le opere di pertinenza, come i marciapiedi, non potranno che realizzarsi con un coinvolgimento diretto dei Comuni interessati, soprattutto nell'area della Val d'Agri, dove la maggior parte dei comuni è nelle condizioni di poter disporre di risorse finanziarie straordinarie e aggiuntive, rivenienti dalle royalty del petrolio''.