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Nicola Valluzzi: Amministratore di voli, di terra e di strade
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La Comunità di Castelmezzano è un modello sostenibile al quale ispirarsi

In evidenza come una delle tre "best practice" di turismo comunitario, nel rapporto mondiale FAO e UNWTO sul turismo di montagna sostenibile, individuate sul territorio nazionale 

La Comunità di Castelmezzano, in Basilicata, è sempre più nel segno della sostenibilità e diventa un modello al quale ispirarsi. A riconoscere questo importante valore è il rapporto mondiale "Mountain Tourism: towards a more sustainable path” (Turismo di montagna: verso un percorso più sostenibile), pubblicato di recente da FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, e da UNWTO, l'Organizzazione mondiale per il Turismo.

Nella pubblicazione che in cento venti pagine riporta esempi da tutto il mondo - dagli Stati Uniti al Nepal, passando per l'Australia - di istituzioni pubbliche e operatori privati che hanno saputo evidenziare le opportunità della montagna per la società, c'è, infatti, il borgo di Castelmezzano e il comprensorio delle Dolomiti Lucane con il borgo gemello di Pietrapertosa. Una best practice (una buona pratica) messa in risalto tra le sole tre scelte sul territorio nazionale e unica nel Sud Italia (le altre sono l’Associazione Naturavalp di Valpelline in Valle d’Aosta e l’Osservatorio Turismo Sostenibile dell’Alto Adige), con la valorizzazione del patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico.

 

Nel testo intitolato "turismo comunitario" si legge come a partire dalla Società pubblica "Volo dell'Angelo", costituita dal Comune di Castelmezzano e da quello di Pietrapertosa, in collaborazione con tanti piccoli investitori privati, si sia reso possibile la creazione di un indotto economico e occupazionale rilevante, rallentando così la tendenza allo spopolamento nelle aree rurali interne. E questo grazie anche alla forza comunicativa dell'attrattore del Volo dell'Angelo e degli altri attrattori outdoor che sono stati realizzati negli ultimi dieci anni. Tra le righe, dunque, viene enfatizzata l'esperienza del borgo e dell'intero comprensorio come un marchio turistico replicabile e di successo a diffusa base comunitaria, con la gestione dei servizi turistici da parte degli abitanti e la possibilità di ospitare ogni anno migliaia di persone.

 

«Il ruolo del pubblico è trainante per l'economia. Il nostro territorio con la bellezza del paesaggio naturale e il suo patrimonio storico ha espresso il meglio di sé recuperando quell'identità condivisa, coesa e comunitaria necessaria per avviare e migliorare l'esperienza turistica, anche attraverso una serie di attività esperienziali open air. Basti pensare che abbiamo oltre quaranta strutture ricettive, ristoranti, bar, attività commerciali. Come scrivono sull'annuario: ogni turista potrebbe essere un ipotetico cliente di una persona e quindi c'è rispetto e non c'è concorrenza», dice Nicola Valluzzi, sindaco di Castelmezzano. «Per noi un grande riconoscimento e ci riempie di orgoglio apprendere che il lavoro portato avanti da molti lustri con il coinvolgimento della nostra intera comunità sia elevato a "esempio da copiare e replicare" proprio in questo 2022 proclamato dall‘ONU Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne», conclude il primo cittadino.

 

 

Castelmezzano: Vaccinati i sessantenni

Ieri pomeriggio completata la prima fase delle vaccinazioni anche per i sessantenni di Castelmezzano.
Tutti i nati al 31/12/1961 hanno ricevuto la prima dose di ASTRAZENECA;
per residua disponibilità, la inoculazione dell’antidoto è stata assicurata anche ai nati nel 1962 e 1963 fino ad esaurimento, nel rigoroso rispetto dell’ ordine di nascita ed acquisita preventivamente la volontà alla somministrazione del vaccino.
Le operazioni sono state organizzate e condotte dal nostro Medico di Medicina Generale, Dr. Piero Di Benedetto, coadiuvato dai Volontari del locale gruppo di Protezione Civile, coordinati dalla Presidente Gina Romano e dal Consigliere Lorenzo Palazzo.
Questa esperienza dimostra che nei piccoli comuni lucani, se il flusso delle forniture di vaccini promesso ai Medici di Medicina Generale ( 40/60 dosi settimanali ) non si interromperà, ragionevolmente, entro la fine di Giugno 2021 la quasi totalità dei residenti avrà ricevuto almeno la prima dose del vaccino.
Questo potrebbe essere il vero “modello Lucano” di interesse pubblico.

TRACCIAMENTO E VACCINAZIONI IN OGNI COMUNE.

Così vince il modello Basilicata.

“Assicurare il tracciamento dei positivi e organizzare le vaccinazioni anche in ogni Comune: è questa la strategia più efficace per sconfiggere, entro l’estate, la pandemia in Basilicata”.
A sostenerlo è il Sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi.
Un convincimento ribadito nel corso del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, convocato dal Prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, per la rimodulazione e la pianificazione dei servizi di controllo anti-covid e per il rafforzamento dei servizi di vigilanza nei comuni identificati “Zone Rosse” dall’ordinanza 18/2021 del Presidente della Regione Basilicata.

Il Sindaco di Castelmezzano, nel suo intervento,

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Confermare un punto vaccinazioni in ogni comune.

I sindaci lo chiedono a Bardi e Leone
La Regione Basilicata, nel generale contesto di difficoltà di avvio della campagna vaccinale, risulta essere prima per numero di vaccini somministrati agli over 80.
La modalità di istituire 131 punti vaccinali si è dimostrata efficiente e soprattutto rispondente alle esigenze della popolazione più anziana.
E dunque: perché non replicare tale esperienza per il resto della popolazione anziana over 70 e per le categorie più fragili?
Nonostante di questa posizione si sia già fatta portavoce Anci Basilicata, ad oggi, si insiste a voler costruire un modello centralizzato, rinunciando così ad una campagna vaccinale capillare e diffusa sul territorio, che ha nella prossimità - anche e soprattutto tra istituzioni e cittadino - il suo punto di forza. Peraltro, come dimostrato oggi con l'iniziativa delle vaccinazioni " Free " alle tende del Qatar, senza una adeguata organizzazione, anche le buone intenzioni rischiano di essere  addirittura dannose.
Gli anziani e i soggetti più fragili hanno serie difficoltà a raggiungere i punti vaccinali, per carenza di mezzi di trasporto propri ed insufficienti mezzi di trasporto pubblico e questo rischia di ridurre notevolmente il numero dei vaccinati.
Inoltre non tutte le persone sono nelle condizioni di poter accedere alla piattaforma di Poste Italiane per la prenotazione del vaccino, e dunque, sarebbe opportuno, anche per gli over 70, fare un riscontro con gli uffici demografici comunali ed elaborare un elenco che aggreghi il numero dei vaccini necessari da trasferire su ogni singolo Comune, il quale contatterà tutti gli aventi diritto, così come è stato fatto nella prima campagna vaccinale con gli over 80, e con il coinvolgendo dei medici di medicina generale e gli operatori sanitari si procederà a vaccinare tutti gli aventi diritto.
In questo modo, tra l’altro, i Sindaci potrebbero dare immediati riscontri alle tante telefonate e richieste di chiarimenti che purtroppo, oggi, stando così le cose, non possono trovare soddisfazioni, in quanto noi stessi non abbiamo aggiornamenti, se non dai social!
Rivolgiamo un appello al Presidente Bardi e all'assessore Leone, affinché ripensino a questo modello e garantiscano le vaccinazioni con punti vaccinali in ogni Comune.  

I Sindaci

Il Comune di Castelmezzano conquista la bandiera arancione del Touring Club Italiano

Il marchio di qualità turistico-ambientale del TCI viene assegnato alle località che 

non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, 

ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità

È un arancione che parla di bellezza, cultura, storia, accoglienza di qualità e che guarda al futuro. Un colore più intenso e diverso da quello che la Regione, purtroppo, sta vivendo in questi giorni. Da oggi sul borgo di Castelmezzano sventola pure la bandiera arancione del Touring Club Italiano. Al Comune è stato, infatti, assegnato il prestigioso riconoscimento, portando così a cinque il numero delle bandiere in Basilicata (la terza in provincia di Potenza, dopo Guardia Perticara e San Severino Lucano. Aliano e Valsinni in provincia di Matera).

Il marchio di qualità turistico-ambientale TCI è stato pensato dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita e viene conferito sulla base di rigorose valutazioni quantitative e qualitative a quelle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. In tutta Italia, sono 252 le località certificate. 

 «L'unico arancione che ci restituisce un sorriso e una speranza. In un momento come questo che stiamo vivendo, ottenere il riconoscimento di "località eccellente dell'entroterra" fa molto piacere perché significa guardare in prospettiva e poter avere lo sguardo su nuovi progetti», ha detto con orgoglio Nicola Valluzzi, sindaco di Castelmezzano. «Una conferma al nostro lavoro che da oltre vent'anni va nella direzione di far conoscere al di fuori dei nostri confini regionali, il borgo e il fascino delle Dolomiti lucane che lo circondano.  Da sempre cerchiamo di far sentire i nostri ospiti di casa, basandoci sull'esaltazione dei rapporti umani, sulla spontaneità delle nostre tradizioni, obiettivi che sono gli stessi del Touring e che trovano, nella situazione contingente, una spinta per rilanciare un approccio al viaggio attento e consapevole. Un ringraziamento particolare va al consigliere Michele Volini che più di tutti ha creduto e si è impegnato perché questa candidatura si trasformasse in realtà», ha concluso Valluzzi. 

Sul sito benvenuto.bandierearancioni.it si trovano tutte le descrizioni e cosa c'è da vedere e fare nel borgo lucano.

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