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Nicola Valluzzi: Amministratore di voli, di terra e di strade

Provincia di Potenza - Valluzzi su strada Serrapotima

La ultra trentennale e convulsa vicenda della strada Serrapotima fatta di finanziamenti, appalti e competenze attribuite a soggetti istituzionali differenti, di ritardi, inadempimenti e di irrisolte controversie amministrative e locali merita, finalmente, un epilogo positivo, per quanto possibile rapido ed adeguato alla lunga aspettativa maturata. Ma soprattutto merita risposta, il primario bisogno di superamento dell’attuale condizione di limitata accessibilità della popolazione di un’intera area territoriale della nostra Regione.

Lo dichiara Nicola Valluzzi, assessore alla Viabilità della Provincia di Potenza, all’indomani dell’iniziativa promossa e partecipata dai Sindaci e dalle popolazioni provenienti da sei comuni del Serrapotamo in ordine al concreto rischio di interruzione della transitabilità veicolare su alcuni dei tratti aperti della strada di fondovalle.

 

E’ necessario – prosegue Valluzzi – il concorso responsabile di tutti e la forte condivisione di intenti già efficacemente sperimentata fra Comuni, Provincia e Regione per la ripresa dei lavori sull’incompiuto 1° lotto dell’arteria verso l’abitato di Carbone ed attestato alla competenza della Provincia di Potenza.

Nel novembre 2009, in sede di riprogrammazione di una quota di risorse FAS di circa tre milioni di euro, non spesi ed a rischio perenzione, – continua l’assessore – Regione e Provincia decisero di finanziare il completamento del 1° lotto della Serrapotima, abbandonato da un decennio, unitamente all’incarico per la redazione della progettazione esecutiva di tutto il percorso stradale fino all’abitato di Senise, comprese le opere dei lotti incompleti, già avviati negli anni dalle diverse stazioni appaltanti, aperti al transito ed attualmente in condizione di dissesto o a rischio interruzione.

E’ prioritario a questo punto – afferma Valluzzi - portare a termine senza ritardi entro quest’anno i lavori di completamento del tronco stradale verso l’abitato di Carbone, seppure in presenza dei vincoli di spesa imposti sugli investimenti dal patto di stabilità.

Contemporaneamente è necessario, entro lo stesso tempo, ultimare la progettazione e la previsione degli interventi di completamento per l’intero percorso fino all’abitato di Senise in modo da avere conoscenza concreta dell’investimento necessario alla ultimazione dell’intera infrastruttura stradale.

Nell’immediato non serve la preventiva provincializzazione dei tratti stradali aperti, ammalorati o a rischio chiusura, se l’Ente che ne dovesse assumere la titolarità non può intervenire autonomamente in alcun modo per risolvere criticità e frane o migliorare in qualche modo le condizioni del transito veicolare sull’arteria.

Occorre piuttosto che tutti insieme Comuni, Provincia e Regione condividano e concorrano alla individuazione di una soluzione che in via d’urgenza garantisca la messa in sicurezza dei tratti stradali a rischio erosione fluviale e di quelli più ammalorati scongiurandone la chiusura.

Allo stesso modo, con il coinvolgimento di tutti – conclude Valluzzi – completata la progettazione definitiva degli interventi sull’intero percorso stradale è indispensabile lavorare al reperimento delle risorse necessarie, funzionali all’ultimazione della infrastruttura stradale, sapendo che l’obiettivo costituisce priorità non più rinviabile e condizione irrinunciabile per la vita civile di un’intera area territoriale e di una piccola regione che in tempi di restrizione della spesa pubblica e di straordinaria crisi economica continuerà in maniera sempre più difficile a fare i conti con l’iniquo rapporto tra la sua ridotta dimensione demografica e l’enorme estensione del suo territorio.

 

 

 

 

 

 

 

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