Viabilità. Ricognizione danni e stima risorse finanziarie per ripristino strade provinciali
È stata approvata dalla giunta provinciale la deliberazione con la quale si è preso atto del lavoro di ricognizione dei danni, effettuato dall’Ufficio Viabilità della Provincia di Potenza, degli interventi di somma urgenza eseguiti e della previsione delle risorse finanziarie necessarie al ripristino della viabilità provinciale danneggiata dalle straordinarie piogge dei giorni scorsi.
Lo ha annunciato Nicola Valluzzi, assessore alla Viabilità della Provincia di Potenza.
“La ricognizione e la stima degli interventi necessari per il ripristino dei danni sulle infrastrutture viarie della provincia – prosegue l’assessore – sarà trasmessa al dipartimento “Infrastrutture e mobilità” della Regione Basilicata per l’assunzione degli atti necessari finalizzati al riconoscimento dello stato di calamità che ha colpito il territorio della Basilicata. Il lavoro di rilevazione riassume la quantificazione degli interventi di somma urgenza, per un importo di 654.500,00 euro, ad oggi eseguiti sull’intero reticolo della viabilità di competenza. Ulteriori interventi indifferibili che dovessero rendersi necessari, nei prossimi giorni, metteranno in grandissima difficoltà il bilancio dell’Ente che, a soli 2 mesi dall’inizio dell’anno finanziario, vede pressoché azzerate le risorse trasferite dallo Stato sulle manutenzioni stradali”.
“A conclusione della prima fase dei sopralluoghi e dell’elaborazione tecnica degli interventi di ripristino di tutti i dissesti rilevati, sono state stimate – aggiunge - in circa 21 Milioni di euro le risorse finanziarie occorrenti alla risistemazione della viabilità provinciale danneggiata”.
“Appare evidente – conclude l’assessore Valluzzi – che il sistema delle amministrazioni territoriali non può da solo affrontare quest’emergenza e che lo Stato deve, dunque, assicurare un sostegno economico straordinario ed un impegno politico equivalente a quello garantito nei mesi scorsi per una situazione analoga di calamità che ha messo in ginocchio un’altra regione italiana del Nord”.