Valluzzi su viabilità Val d'Agri
''Tremila e trecento chilometri di strade provinciali, una condizione diffusa di dissesto idrogeologico che si aggrava dopo il periodo invernale, un trasferimento finanziario dello Stato di 4,5 Meuro ogni anno, attestato alla manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità, del tutto insufficiente a garantire, anche, la sola realizzazione della segnaletica orizzontale sull'intera rete viaria di competenza, atteso che un chilometro di segnaletica orizzontale costa mille e cinquecento euro.
È questo il quadro nel quale si inserisce l'attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade della Provincia di Potenza''.
Lo dichiara l'assessore alla Viabilità Nicola Valluzzi. ''Un quadro complesso, all'interno del quale però l'azione dell'Amministrazione provinciale - continua l'assessore - si è orientata, anche grazie a virtuose sinergie istituzionali, all'acquisizione di risorse finanziarie aggiuntive e alla sperimentazione di nuove pratiche amministrative rivolte alla riorganizzazione del sistema delle manutenzioni stradali non efficacemente garantito dalle insufficienti risorse finanziarie e da poco più di 130 cantonieri per una rete viaria infinita.
Risponde a tale logica, ad esempio, l'accordo di programma, sottoscritto con la Regione per la tutela e la salvaguardia della viabilità provinciale, che garantirà il finanziamento di interventi di ripristino del dissesto idrogeologico per 5,8 Meuro entro il 2011, o le previsioni della legge regionale di assestamento al bilancio 2009 che consentiranno alla Provincia di Potenza di attivare mutui a totale carico della Regione Basilicata per oltre 5 Meuro, da impiegare nel ripristino della viabilità su 24 frane. Dissesti che in alcuni casi, da molti anni, limitano o rendono poco agevole il transito veicolare su altrettante strade provinciali. O, ancora, la novità introdotta dal piano regionale di Forestazione 2010 che permetterà di potenziare l'attività di gestione ordinaria sulle strade provinciali, attraverso l'impiego limitato per 6 giornate dei 3788 operai forestali, in attività di manutenzione dei versanti e delle opere d'arte prospicienti la sede stradale.
Venendo, poi, alla specifica situazione della viabilità in Val d'Agri, segnalata dai media locali nei giorni scorsi, occorre puntualizzare alcuni aspetti. In primo luogo lo stato della viabilità del territorio in questione non è da considerarsi, oggettivamente, allo stesso modo, data la coesistenza di arterie che negli ultimi dieci anni hanno ricevuto grandi attenzioni, e che dunque risultano in buone o in ottime condizioni, e di tratti viari che presentano al contrario forti e inconfutabili criticità.
E' questo il caso della Sp variante 103 sulla quale sono evidenti le problematiche rappresentate, alcune delle quali in corso di soluzione, seppur determinate principalmente dalle responsabilità di soggetti non sempre coincidenti con la Provincia. Ad esempio, il cedimento della sede stradale al Km 8+ 500 è stato determinato dai lavori di scasso per la realizzazione di una vasca di accumulo, lavori, non realizzati dalla Provincia, ed effettuati ai piedi della frana in un'area che presenta una forte propensione al dissesto per la preesistenza di una ''Paleofrana''. La Provincia, in questo caso, è soggetto danneggiato e, considerato il gigantesco fronte del movimento franoso, non ha né titoli né risorse finanziarie sufficienti a ripristinare un tale dissesto che potrebbe a breve danneggiare anche la condotta principale della rete gas. Infine, per gli avvallamenti del manto stradale e per i tombini leggermente rialzati rispetto al piano stradale, nel tratto ricompreso tra lo svincolo del comune di Sarconi e quello di accesso al comune di Moliterno, vi è stata una non corretta esecuzione dei lavori di ripristino degli scavi realizzati per la posa in opera della fibra ottica. Lavori eseguiti circa 2 anni fa e non adeguatamente gestiti e controllati dal personale territorialmente competente della Provincia che avrebbe dovuto assolvere in maniera più attenta al proprio compito. Nella scorsa settimana, su quest'ultima vicenda, il settore Viabilità della Provincia e la società ''Infratel'', appaltatrice dei lavori, hanno definito un'intesa per la risoluzione delle criticità appalesatesi ed i lavori di ripristino inizieranno nelle prossime settimane''.
''Una migliore e più omogenea condizione della viabilità sull'intero territorio della Val d'Agri - ha concluso Valluzzi - potrebbe, però, essere garantita da un utilizzo mirato delle royalty del petrolio. Investire nella manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità provinciale i fondi del Po Val d'Agri significherebbe non solo rispondere alle istanze di quelle comunità, ma anche consentire alla Provincia di investire le proprie, limitate, risorse a beneficio di altri territori con minori disponibilità di finanziamento''.