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Edilizia scolastica - ANCI, spese per interventi fuori da Patto di stabilità

Escludere dal Patto di stabilità le spese per gli interventi per l’edilizia scolastica e unificare i fondi destinati ai vari programmi di intervento in un piano coordinato nelle modalità e nei criteri.

Queste le richieste avanzate da Daniela Ruffino, Presidente Commissione Istruzione ANCI e sindaco di Giaveno e Nicola Valluzzi sindaco di Castelmezzano (PZ) e Coordinatore Piccoli Comuni della Basilicata nel corso dell’audizione ANCI alla VII Commissione del Senato sui problemi dell’edilizia scolastica.

Ma nel documento che è stato presentato in audizione, l’ANCI ha anche chiesto la nomina di sindaci e Presidenti di provincia a Commissari ad acta per la realizzazione di opere previste nei piani regionali, utilizzando le procedure già esistenti per la realizzazione delle grandi opere. Nell’attuale situazione di emergenza, infatti, piuttosto che adottare provvedimenti che prevedono procedure sempre più complesse e tempi lunghi, sarebbe invece utile sperimentare procedure innovative.

Quello delle risorse è stato dunque uno tra i più importanti argomenti sul tappeto dell’audizione di oggi. Nel suo intervento, il Presidente Ruffino ha detto che gli “Enti locali spendono per la funzionalità delle scuole cinque volte in più di quanto spende lo Stato”, e ha denunciato risorse, quelle statali, del tutto insufficienti. “Spesso – ha aggiunto – i Comuni intervengono con fondi propri per mantenere un livello di adeguatezza delle strutture scolastiche”.

Parlando a margine dell’audizione, il sindaco Valluzzi ha detto che “estromettere dal Patto di stabilità gli interventi per l’adeguamento delle scuole sarebbe un atto di civiltà da mettere in campo” e ha evidenziato la necessità di “risorse finanziarie adeguate alla gravità di un problema che non può risolversi – ha detto - nella suggestione emozionale collettiva di una tragedia come quella avvenuta nel liceo scientifico del Comune di Rivoli”.

Ma Valluzzi ha anche evidenziato la necessità di una semplificazione normativa: “bisogna  armonizzare – ha detto - le procedure dei vari finanziamenti per l’edilizia scolastica, alcuni dei quali si sono rilevati fallimentari sia per i tempi lunghi di attauzione che per la impossibilità nella realizzazione degli interventi. Serve, dunque - ha conluso - una procedura armonica, unica e che semplifichi i meccanismi di spesa”. (fr)

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