Patto di stabilità: No a contrapposizioni territoriali
Lo ha dichiarato Nicola Valluzzi, assessore alla Viabilità e ai Trasporti della Provincia di Potenza, in merito alla prima iniziativa assunta dalla Regione Basilicata nell’anno 2014 per alleggerire i vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità nei confronti delle due province e dei 131 comuni lucani.
“Un’iniziativa ancora insufficiente ma un primo segnale importante per aprire la cassa dei nostri enti e riavviare i cantieri. Non è però condivisibile, in una generale condizione di ristrettezza, – prosegue l’assessore – l’inopportuno tentativo di alimentare una contrapposizione territoriale a causa di una inesistente corsia preferenziale conferita ad altri. La Provincia di Potenza aveva richiesto alla Regione Basilicata una verticalizzazione del patto di stabilità di almeno 15 Meuro, per soddisfare in tal modo i crediti delle imprese inadempiuti al 31 dicembre 2013 e riavviare opere in corso di esecuzione per 158,5 Meuro, nonché appaltare parte dei nuovi interventi già finanziati per un ulteriore investimento di 73 Meuro. A fronte di tale richiesta, la Regione, secondo uno schema di ripartizione consolidato già approvato lo scorso anno - e non tenendo conto dell’enorme quantità di investimenti infrastrutturali bloccati o non ancora avviati – , ha assegnato 4 Meuro alla Provincia di Potenza e 1,9 Meuro alla Provincia di Matera, ovvero le stesse cifre assegnate nel 2013. Un primo trasferimento, chiaramente insufficiente, al quale dovranno seguire ulteriori concessioni, una volta approvato il bilancio regionale e compatibilmente con l’ulteriore peggioramento dell’obiettivo di patto 2014”.
“Pur condividendo dunque – aggiunge - la preoccupazione per la drammatica situazione nella quale sono costretti ad operare i bilanci degli enti locali, ed in particolare quelli delle province, non è certo con la denuncia dell’inesistente ingiustizia subita, o peggio con la contrapposizione fra i territori di Potenza e di Matera, che si risolveranno le problematiche legate al pagamento dei crediti vantati dalle imprese dell’intero territorio regionale, né, attraverso questa azione, potranno riavviarsi tutti i cantieri. Dunque è necessario partire da questo primo provvedimento e riavviare l’attività di quel coordinamento interistituzionale sul patto di stabilità, istituito con la legge di bilancio del 2012 e mai riunitosi nel 2013, allo scopo di programmare, oggi e non ad ottobre, in maniera trasparente, efficace ed equa, le possibilità di ulteriori cessioni di quote di spesa dalla Regione ai comuni ed alle province”.
“Solo così forse – conclude Valluzzi – riusciremo a mitigare il disagio oramai insostenibile, a far ripartire alcuni dei cantieri fermi, oltre che a riprendere quella condivisa azione amministrativa che in questi complicati anni di crisi ha visto le due province ottenere risultati importanti nel settore delle infrastrutture e della formazione”.