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Nicola Valluzzi: Amministratore di voli, di terra e di strade

Allarme scuola in basilicata

da  settembre 2009 circa  1000 posti di lavoro in meno 727 docenti e 224 posti di personale ata All’inizio dell’anno scolastico in corso il Ministro della...

E’ previsto un taglio di posti 264.
SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO
In attesa della riforma della secondaria rinviata all’anno prossimo si tagliano 11.347 posti docenti a fronte di un calo di iscritti di SOLO 25.817 alunni.
(saranno 2.540.645 gli iscritti alle scuole secondarie in Italia contro i 2.566.462 dell’anno scorso ).
In Basilicata gli alunni saranno 33.077 ( - 1.223 rispetto all’anno in corso ).
E’ previsto un taglio di 230 posti.
PERSONALE ATA
E’ prevista un riduzione complessiva di 45.000 posti nei prossimi 3 anni ( di cui 15.000 già a partire dal prossimo mese di settembre )
Nella nostra regione sono previsti 224 posti in meno rispetto all’anno in corso.
L’EUROSTAT BOCCIA L’ITALIA
“ Non è vero che in Italia si spenda poco per l’istruzione - dichiarava il Ministro qualche mese fa - anzi siamo tra i primi in Europa”
Una autorevole sconfessione di quanto affermato dal Ministro è arrivata dall’EUROSTAT, l’istituto statistico della Commissione Europea secondo cui nel 2005 la spesa pubblica degli Stati membri della UE è pari, in totale al 5% del PIL. L’Italia spendendo per l’istruzione il 4,4 del PIL l’Italia è sestultima nella UE, prima solo di Spagna, Grecia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania.
Con 5.908 euro per ogni allievo l’Italia è ben lontana dagli 8.000 di Austria e Danimarca.
LE FAMIGLIE BOCCIANO IL RITORNO DEL MAESTRO UNICO
Anche le assicurazioni del Ministro sul presunto gradimento del maestro unico da parte delle famiglie sono state sconfessate.
E’ stato chiesto alle famiglie, all’atto delle iscrizioni, di scegliere il modello di scuola. Ebbene oltre il 90% delle famiglie ha scelto il modello a 30 ore e il tempo pieno a 40 ore ( rispettivamente  60% e 33% ); meno del 7 %  ha creduto all’invito  del Ministro circa la bontà del maestro unico scegliendo il modello a 24 ore ( 3% )
e  il  4% quello a 27 ore. Come si vede percentuali molto risibili di chi ne aveva fatto un cavallo di battaglia per una nuova scuola.
In presenza di queste richieste non è il caso di ora offrire la scuola che vogliono i genitori e non quella stabilita dai diktat del Ministero del Tesoro.
SCUOLA PRIMARIA IL PRIMATO DEI  BIMBI ITALIANI FIGLI DELLE VECCHIE ELEMENTARI.
La scuola elementare italiana consolida il suo primato internazionale.
La conferma arriva dal rapporto Timss 2007 ( Trend in International Mathematics and Science Study ) che misura le competenze in matematica e scienze degli alunni in seconda e quarta elementare. I bambini della scuola primaria italiana, si piazzano in Europa all’8° posto in matematica e 4° posto in scienze. I bambini italiani prevalgono su quelli svedesi e norvegesi e, in scienze, anche sui compagni tedeschi.
Analoga conferma arriva dal rapporto Pirls (Progres in International reading literacy study ) che indaga la comprensione della lettura della classe quarta dove i bambini  italiani fanno un figurone piazzandosi al 2° posto in Europa e all’8° nel mondo.
Con la soppressione del cosiddetto ”modulo” ( tre insegnanti su due classi ) dal prossimo mese la scuola primaria non potrà essere più la stessa: sarà una scuola più povera di risorse umane e professionali proprio mentre aumenta nelle scuole il numero degli alunni immigrati e/o in difficoltà di apprendimento.

LA SCUOLA LUCANA
Complessivamente a partire dall’anno 2008-2009 e fino all’anno2010-2011,
nella nostra regione si prevede la perdita di ben oltre 2000 posti di lavoro.
La Basilicata non è in grado di assorbire tali tagli, a meno che il governo non voglia pregiudicare, insieme alla qualità dell’offerta formativa per i nostri ragazzi, anche il tessuto socio-economico della Basilicata.
Infatti la situazione della scuola lucana è molto critica.
Dai dati presentatati alle Organizzazioni Sindacali l’Ufficio Scolastico Regionale
risulta che in Provincia di Potenza i tagli previsti sarebbero 129 posti.
Infatti sono autorizzate al funzionamento:
n° 574 classi a tempo normale ( nell’anno in corso sono 639 )
n° 421 classi di tempo pieno    ( nell’anno in corso sono 423 )
n°  73  pluriclassi                     ( nell’anno in corso sono   74 )
La presenza delle  pluriclassi penalizza in modo grave l’offerta formativa della scuola soprattutto nei comuni di ridotte dimensioni demografiche, costringendo i bambini a frequentare una classe al cui interno sono presenti alunni anche di tre diverse fasce di età. In 4 Comuni vi sarà addirittura una pluriclasse UNICA.
In provincia di Potenza  non sono state accolte tutte le nuove richieste di classi tempo pieno.
In Provincia di Matera le nuove richieste di classi a tempo pieno erano 37: ne
sono state autorizzate solo 12.  In provincia di Matera è previsto un taglio di 89 posti di scuola primaria.
Complessivamente in regione si tagliano più posti rispetto a quelli richiesti dal Ministero.  
PERCIÒ CHIEDIAMO AL GOVERNO DI FERMARSI
In particolare, chiediamo al Governo nazionale di:
1.Evitare la chiusura delle piccole scuole, laddove costituiscono presidio pubblico insostituibile per l’educazione dei bambini e per la comunità.
2.Soddisfare le richieste delle famiglie sul tempo scuola (tempo pieno, modulo a 30 ore, tempo prolungato nella scuola media) e sulla qualità della didattica.
3.Assegnare risorse adeguate alle scuole, per il loro funzionamento e l'offerta formativa.
4.Bloccare l'espulsione di 87.341 docenti e 44.500 ATA precari.
5.Anche alla luce della tragedia dell’Abruzzo, attuare un piano straordinario nazionale per la messa a norma degli edifici scolastici,per il risparmio energetico, per laboratori e attrezzature didattiche, anche con la riduzione dei vincoli del "patto di stabilità" che blocca gli investimenti degli enti locali e lo snellimento delle procedure amministrative.
6.Assegnare dal prossimo anno un numero certo e stabile di insegnanti e ATA (organico funzionale), attribuito alle scuole sulla base di parametri oggettivi, in modo da garantire continuità didattica e autonomia, per realizzare un piano dell’offerta formativa (POF) di qualità.
7.Stabilizzare 50.000 docenti e 10.000 ATA, in attuazione del piano di assunzioni della Finanziaria Prodi 2007 e prorogare tale piano per altre due annualità. Attribuire un’indennità di disoccupazione per due anni ai precari il cui contratto non può essere rinnovato.
8.Avanzare una riforma partecipata della scuola superiore, che valorizzi i saperi tecnici e scientifici, mantenendo l’unitarietà del sistema, inclusi gli istituti professionali di Stato.
9.Garantire l’obbligo d’istruzione a 16 anni, secondo la normativa del Governo Prodi.

Appare necessario, però,  che anche la Regione Basilicata, in considerazione delle responsabilità che le derivano dal rispetto delle competenze che il Titolo V della Costituzione le assegna, anche in materia di organizzazione della rete scolastica, promuova una CONFERENZA REGIONALE sulla scuola che:

Elabori ed approvi in tempi brevi un progetto organico e  pluriennale in materia di istruzione e di formazione che preveda la costruzione di un modello di scuola adeguato alla specificità urbana del territorio lucano: vasto, orograficamente difficile, costituito prevalentemente da Comuni di ridotte dimensioni demografiche;

Proponga un piano  straordinario per la messa a norma degli edifici scolastici, finanziato anche da un nuovo accordo con le compagnie petrolifere che estraggono sul territorio lucano;

Istituisca, nell’immediato, un tavolo politico permanente di confronto e di discussione sulle Politiche Scolastiche Regionali( Regione, Enti Locali, Sindacati, Associazioni,Ufficio Scolastico Regionale…);

Per questo il PD presenta una petizione popolare, che, unitamente alle iniziative da organizzare nei vari territori, contribuisce a fare del tema della scuola uno dei punti centrali della vita politica, amministrativa,  sociale e culturale dell’Italia e della nostra regione.

Potenza 17 aprile 2009

Amministratore di voli...

di terre e di strade